Oggi parliamo di Posa in opera e in particolare della posa delle vetrate scorrevoli di grandi dimensioni tanto in voga nei progetti di oggi.
Vedremo quali sono le criticità alle quali stare attendi e quali sono le soluzioni migliori da adottare per progettare una posa in opera delle grandi vetrate scorrevoli che ne mantenga le prestazioni e la sicurezza in opera.
Questo articolo si rivolge a progettisti, serramentisti e rivenditori che si occupano di vetrate di grandi dimensioni sopra a 4 metri di larghezza.
Pronti? Partiamo.
Indice
Differenze tra posa in opera di un infissi standard e di vetrate scorrevoli di grandi dimensioni
Prima di tutto stabiliamo che cosa è una grande vetrata scorrevole, partiamo delle dimensioni, ad esempio una vetrata da centimetri 400×300 (base per altezza) possiamo considerarla grande? Si, possiamo iniziare a parlare di grande vetrata, ben più grande da una vetrata da 200×240 ormai presente anche negli appartamenti più comuni.
Quali sono i valori in gioco che differiscono rispetto ad un infisso standard? Sicuramente il peso e sicuramente le sollecitazioni meccaniche derivate dalla spinta del vento. Entrambi questi parametri sono una diretta conseguenza delle dimensioni.
E’ infatti direttamente proporzionale la spinta del vento al crescere dei metri quadrati di una superficie.
Ha invece una crescita esponenziale il peso del vetro all’aumentare delle dimensioni. Perché? Perché più la vetrocamera sarà grande, più dovrò aumentare gli spessori della lastra e di conseguenza il suo posa crescerà esponenzialmente.
Qual è uno dei principali problemi delle vetrate scorrevoli di grandi dimensioni?
Il principale problema di queste vetrate è la logistica, come trasportare i vetri camera di dimensioni extra-large in un attico ad esempio? Ma anche sono ad un piano terra in cui non è possibile arrivare con un auto-gru?
A queste domande occorre trovare risposta ancora prima di iniziare la progettazione del controtelaio e dei nodi primari e secondari per non trovarsi nei problemi durante la posa.
E’ impensabile installare i controtelai con leggerezza e lasciare al caso o al “poi vedremo come fare” la posa in opera delle grandi vetrate.
Controtelaio si o no per gli scorrevoli panoramici?
Quando parliamo di vetrate scorrevoli di grandi dimensioni spesso parliamo di scorrevoli panoramici, ovvero quelle vetrate in cui si vede solamente vetro e solamente un montante verticale sottilissimo nel caso di uno scorrevole a 2 ante.
Questi scorrevoli stanno entrando sempre più di frequente nelle architetture di ville e di appartamenti di pregio e lo fanno attraverso 2 caratteristiche principali:
- Design
- Luminosità
Due caratteristiche che si sposano perfettamente con quanto richiesto oggi dai progettisti e dai committenti. Ma per arrivare a queste caratteristiche gli scorrevoli panoramici hanno bisogno di tantissima tecnologia occulta, un mago direbbe “il trucco c’è ma non si vede” e un serramentista direbbe ” il telaio c’è ma non si vede”.
Ecco, per poter avere un design così bello ed essere così luminosi, necessitano di telai molto importanti, dimensionalmente parlando e questi telai non devono essere visti, occorre “costruirci” la casa attorno.
Da qui parte il dilemma: Controtelaio si o controtelaio no?
Vetrate scorrevoli di grandi dimensioni: Panoramici senza controtelaio
Premetto, io sono un idealista e come tutti gli idealisti, idealizzo un mondo perfetto dove ognuno fa la cosa giusta. In questo mondo perfetto non c’è spazio per il controtelaio, è assolutamente superfluo, un elemento in più che non serve a nulla se non ad aggiungere un giunto, aggiungere costi e a complicare la complessità del raccordo serramento-muratura.
Andiamo al sodo, prendo la mia bella vetrata panoramica, la installo sul muro grezzo, curo la mia posa in opera in modo da mantenere le prestazioni del serramento in opera.
Dopodiché viene l’impresa edile che con la massima cura e la grazia del primo ballerino della scala di Milano Roberto bolle va a completare la muratura con cemento, intonaco, cartongesso, cappotto ecc…
Il risultato? E’ una vetrata perfetta, senza coprifili, bellissima e con prestazioni al top!
Cosa dici? Impossibile? Si è vero come tutti gli idealisti mi sono dimenticato che non vivo in un mondo ideale, ma in un mondo reale. Mi sono dimenticato che il muratore non è Roberto Bolle ma “Roby Bolla” e in comune con il primo ballerino della scala ha solo le iniziali.
Il risultato? Vetrata rovinata, lavoro da rifare e non parliamo di cliente e D.L.
Vetrate scorrevoli di grandi dimensioni: Panoramici con controtelaio
In questo caso si va a progettare un controtelaio termico in osb o multistrato, oppure anche un monoblocco con eps, soprattutto nel caso siano previsti oscuramenti esterni.
Si andrà ad installare il controtelaio in cantiere curando personalmente il nodo primario di raccordo controtelaio-muratura e in un secondo tempo “roby Bolla” andrà a completare la muratura.
In questo caso potremo installare la vetrata scorrevole a cantiere quasi ultimato e scongiurare tutti i problemi che avremmo avuto nel caso precedente (senza controtelaio).
E’ un controsenso installare un controtelaio per una vetrata panoramica, ma in Italia dove gli infissi sono considerati delle finiture è impensabile installarli al grezzo e attendersi che tutto andrà bene, che ogni operaio rispetterà il tuo lavoro, è utopia… eppure:
Questa è la foto del prima e del dopo di un cantiere che abbiamo realizzato a Ravenna in cui siamo riusciti a non installare il controtelaio, dove tutti hanno il loro lavoro alla perfezione e dove il risultato finale è stato la perfezione assoluta, un vero capolavoro.
L’unico problema è che questo cantiere è l’eccezione, non la norma. L’impresa era maniacale, la direzione lavori era presente ogni giorno ed era preparata sia nella teoria che nella pratica. Il cantiere era tenuto pulito e in ordine ogni giorno. Quanti cantieri corrispondono a questa descrizione?
Fissaggio meccanico delle vetrate scorrevoli di grandi dimensioni
Quando trattiamo queste dimensioni e questi pesi è preferibile calcolare i fissaggi, se questo non è possibile perchè non si dispone delle competenze o ci si affida ad uno studio esterno o si sta dalla parte del sicuro.
Facciamo un rapido calcolo cosiddetto della serva, lo facciamo a mente senza bisogno nemmeno della calcolatrice: La nostra vetrata da 400x300h sviluppa 12 metri-quadrati di superficie (4×3=12) e se consideriamo una spinta del vento di 100Kg (dipende principalmente dalla zona dove verrà installata e dall’altezza rispetto al livello del mare) avremo 1200 kg.
Si una tonnellata + 200 chilogrammi di potenziale spinta!
Ora se calcoliamo il fissaggio consigliato dalla norma uni che ricordiamo è: Un fissaggio a non più di 150 mm dalle estremità e con distanza massima dei fissaggi di 700 mm, vengono fuori almeno 5 fissaggi in altezza e 7 in larghezza.
Il totale dei fissaggi è 24, 24 viti dovranno sorreggere potenzialmente una tonnellata + 200 kg. Ogni vite dovrà sostenere 50 Chilogrammi, ora fa meno impressione vero?
Pensiamoci in fase di progettazione, facciamo calcoli, non lasciamo questo compito al posatore, che si a breve avrà anche il patentino ma non è un ingegnere.
Grandi vetrate con inciampo a pavimento
Quante volte si vedono queste grandi vetrate dove la guida è appoggiata alla soglia e crea un inciampo? Senza pensare che se si è fatto un “lavoraccio” simile probabilmente non si è curato nemmeno l’isolamento del quarto lato inferiore.
In questi casi è sempre consigliabile incassare la guida a pavimento e ci sono 2 aspetti fondamentali che devi considerare:
- Il peso
- L’acqua
Il peso in queste vetrate è spesso di qualche centinaio di chili, nell’esempio della vetrata da 400×300 ogni anta sarà almeno 3 quintali e di conseguenza il piano di appoggio dovrà essere molto resistente, impensabile di utilizzare un sottobancale in eps standard.
Dovrai trovare un materiale che ti permetta grandi portate, che non soffra l’umidità e che sia perfettamente in piano per garantire il perfetto scorrimento delle ante.
L’acqua andrà incanalata sia che il serramento sia in una posizione protetta, sia in una posizione molto esposta.
Nel primo caso se appunto è poco esposto, prenderà poca acqua e basterà incanalare i drenaggi verso uno scarico dove andrà ad esempio l’acqua utilizzata nella pulizia dei vetri.
Nel secondo caso, serramento molto esposto, consiglio di prevedere una canalina ispezionabile per tutta la larghezza del serramento, in modo che tutta l’acqua raccolta dalla superficie del vetro possa defluire senza problemi, anche durante le piogge più intense e concentrate degli ultimi anni.
La posa delle vetrate scorrevoli di grandi dimensioni
Se stai leggendo questo articolo sono sicuro che sai perfettamente come progettare la posa di un serramento, mi permetto solo un consiglio: In questi casi un controllo preventivo del cantiere è importante per non trovarsi con 600 chilogrammi di vetro, una gru e l’impossibilità di installare la vetrate con problematiche di tempi e costi.
Come si evita una situazione così spiacevole? Controllando prima le dimensioni, poi lo squadro, poi il piombo e la planarità del piano di appoggio della guida, bastano una stazza e un piombo, oppure un laser che in questi casi è comodissimo.
Buone vetrate scorrevoli a tutti!
William Bisacchi
Articolo pubblicato sulla rivista Showroom Porte & Finestre di novembre/dicembre 2019
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