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I nuovi infissi non si posano più con viti e silicone ma con la tecnologia del nastro autoespandente
Tutto si evolve e rispetto agli anni ottanta è cambiata ogni cosa.
Perché non adeguare anche la posa dell’infisso alle nuove tecnologie?
Oggi parliamo di sistemi di posa, in particolare del nodo secondario (serramento/controtelaio). Protagonisti di questo articolo sono i nastri termoespandenti che fanno parte dei “nuovi” sistemi di posa.
Il nastro autoespandente
Il nastro autoespandente è realizzato come delle schiume poliuretaniche a celle aperte e viene impregnato con resine che ne ritardano l’espansione. Esistono più categorie: i nastri autospandenti BG1 sono adatti per l’uso esterno e sono i più comuni; i nastri BG2 per uso interno e i nastri multifunzione che sono una sorta di BG1 più grandi e con appunto più funzioni: termica, acustica e barriere al vapore.
- Larghezza del nastro: 10 mm.
- Spessore iniziale del nastro: 2 mm.
L’Utilizzo del nastro autoespandente è consigliato per questi motivi.
1) E’ un sistema di posa che garantisce le quattro principali prestazioni aria, acqua, termica, acustica e ne permette il mantenimento nel tempo. Al contrario del comune silicone (che andrebbe usato con primer) che dopo pochi anni si deteriora (vedi foto a destra) i nastri termoespandenti si trovano con garanzie fino a 15 anni. Avere la certezza della tenuta ci tiene al riparo da possibili contestazioni.
2) Non macchia e non sporca, al contrario permette di fare un lavoro molto pulito e di aspetto estetico molto piacevole, provate a pensare ai muri in faccia-vista o a degli spigoli non proprio perfetti. I nastri autoespandenti permettono la perfetta giunzione tra serramento e controtelaio o muro e ci possiamo risparmiare di mettere i coprifili con meno costi di materiale e tempistica.
3) Il montaggio è decisamente più rapido! Per quanto si possa essere bravi, la siliconatura richiederà sempre più tempo e oggi ne abbiamo sempre meno.
4) Siamo nel 2016 e NON E’ POSSIBILE installare un infisso con triplo vetro, doppio basso emissivo, doppio gas… con il silicone che si usava negli anni ottanta quando avevamo le Fiat Uno con il mangiacassette.
Ma come si usano questi nastri termorespandenti?
Prima di tutto dobbiamo sapere come si scelgono: esistono varie larghezze e spessori, solitamente il primo numero identifica la larghezza del nastro, il secondo lo spessore in compressione e il terzo lo spessore ottimale che corrisponde alla prestazione dichiarata. Esempio: nastro 56 4-9 è un nastro da 56 mm con spessore 4 mm (compresso) che lavora ottimamente a 9 mm.
Per poter scegliere un nastro è opportuno fare un piccolo progetto del giunto che si andrà a realizzare (vedi disegno a sinistra). Nell’immagine potete vedere un comune controtelaio a incastro a “L” in questa situazione è sempre consigliabile avere una doppia barriera ovvero un nastro BG1 (ad esempio 15 3-7) e un nastro autoespandente multifunzione (ad esempio 56 4-9). Una volta fatto il progetto e scelto il nastro più idoneo al nostro caso non resta che ordinare il tutto e andare in cantiere. E’ buona norma tenere i nastri in un luogo fresco (mai al sole) in quanto la temperatura rende molto veloce l’espansione e sarà dunque scomodo posare i nastri già in espansione. nastri autoespandenti
Devono essere ben puliti sia il controtelaio sia il serramento, a quel punto si applica il nastro su tutto il perimetro o sui 3 lati del serramento se preferite usare l’ms polimero o un nastro speciale per il lato inferiore. E’ necessario fare particolarmente attenzione agli angoli: potete tagliare il nastro e tenerlo 1 cm più lungo della finestra oppure fare un pezzo unico ma senza tirarlo negli angoli, al contrario bisogna fare una sorte di “orecchia” tenendolo più lungo 1-2 cm. Potete scegliere di mettere il nastro sul serramento o direttamente sul controtelaio, il risultato non cambia. Consiglio di mettere un nastro autoespandente bg1 sul controtelaio in modo da fare filo perfetto con il bordo esterno del telaio e i multifunzione sul serramento. I nastri possono essere giuntati, basta fare un po’ attenzione al telaio. Una volta finito di utilizzarli mettete sempre una fascia o una molletta che ne blocchi l’espansione.
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Quale marca di nastro autoespandente scegliere?
Leggete le caratteristiche tecniche, fatevi dare le certificazioni e scegliete in base a queste caratteristiche non alla promozione della settimana.
Il mio consiglio? Scegliete un sistema di posa testato, un partner affidabile e cambiate solo se trovate un prodotto superiore. I posatori vanno in confusione quando gli si cambia spesso il materiale di posa…
- Larghezza del nastro: 30 mm.
- Spessore iniziale del nastro: 6 mm.
Buona espansione a tutti!
pubblicato su SHOWROOM edilizia&serramenti anno XXII numero 4
p.s. Voglio raccontarti cosa è successo a Paolo e Francesca dopo che alcuni montatori gli hanno sostituito gli infissi. Perché la posa è importante ma è fondamentale sapere chi entra in casa tua.
p.p.s. vuoi approfondire la posa in opera? Leggi questo articolo sui 3 principi di tenuta.
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