Vuoi dotarti di un infisso antieffrazione per proteggere la tua casa? In questo articolo ti aiuterò a capire come scegliere i migliori serramenti di sicurezza e quali sono i punti deboli delle abitazioni.
Indice
Che cos’è un infisso antieffrazione?
Un infisso antieffrazione è un infisso costruito con l’intento di proteggere dai tentativi di scasso dello stesso.
I serramenti di sicurezza sono composti da telaio, ferramenta di chiusura e vetro.
In un buon infisso antieffrazione tutti questi 3 elementi devono essere in equilibrio tra loro e senza punti deboli.
Che cosa deve avere un infisso antieffrazione?
La cosa più importante che deve avere è la certificazione antieffrazione, la prova scritta nero su bianco che quell’infisso antieffrazione ha superato un test e ha ottenuto una classificazione di sicurezza che può andare dalla 1 alla 6.
Per approfondire leggi l’articolo sulle classe antieffrazione, adesso torniamo a cosa deve avere un serramento per essere sicuro.
L’infisso antieffrazione deve assolutamente avere una ferramenta molto resistente perchè è il primo elemento che viene forzato nella maggior parte dei tentativi di scasso.
Il serramento antieffrazione deve avere anche un telaio robusto perchè altrimenti sarebbe facile da sforzare con un semplice cacciavite o con una spallata.
In ultimo deve avere un vetro blindato che resista al pari di ferramenta e telaio, per questo punto ti rimando all’articolo sui vetri blindati.
P.S. Un infisso blindato con tutti questi elementi ma posato con 4 viti non ti garantirà la sicurezza che speravi, occorre fissare l’infisso antieffrazione con fissaggi ogni 40centimetri e in corrispondenza delle chiusure e cerniere.
Quale materiale scegliere per infissi antieffrazione
In teoria il materiale è ininfluente a parità di classe di resistenza ma nella realtà condividerò con te la classifica dei migliori materiali per infissi blindati in ordine di efficacia e resistenza:
- Acciaio inox
- Acciaio
- Alluminio
- Legnoalluminio
- pvc
- legno
A parità di classe antieffrazione, la classifica che hai appena visto di garantirà maggior sicurezza.
Quali sono i punti deboli delle abitazioni?
Sono un fautore dell’equilibrio ma quando si scelgono serramenti antieffrazione occorre considerare quali sono i punti critici, quelli a cui prestare particolare attenzione.
Dividiamo i punti deboli in 2 categorie a seconda del tipo di abitazione:
- Abitazione singola
- Appartamento in condominio
Abitazione singola
Nelle abitazioni singoli i malviventi prediligono le portefinestre perchè più facili da aprire, soprattutto se sono a 2 o più ante (guida alla scelta del tipo di apertura per infissi blindati).
In rari casi forzano la porta di ingresso principale e in rarissimi casi si concentrano sulla rottura dei vetri perchè troppo è una pratica troppo rumorosa e rischiosa.
Prediligono gli infissi posizionati sul retro e gli orari dalle 16 alle 22.
Appartamenti
Negli appartamenti prediligono le porte di ingresso perchè soprattutto ai piani alti sono quasi sempre gli unici punti di accesso.
Ai piani bassi e ai piani facilmente accessibili arrampicandosi su gronde, sporti eccetera, prediligono le portefinestre sui balconi perchè permettono di entrare abbastanza facilmente e senza essere visti.
Gli orari preferiti sono dalle 12 alle 20 anche passando dall’ingresso principale (tromba delle scale) perchè poco controllato.
In entrambe le tipologie di abitazioni i malviventi non utilizzano attrezzi sofisticati come si vede nei film, ma utilizzano cacciaviti, piede di porto e oggetti pesanti trovati in loco. Inoltre evitano lo scontro diretto, cercano di entrare quando i proprietari sono fuori casa.
Posso dormire tranquillo con il solo infisso antieffrazione?
L’infisso antieffrazione è un ottimo sistema per prevenire visite indesiderate ma da solo non basta, occorre dotarsi sempre di una difesa attiva e passiva che tradotto in parole semplici si traduce in: Infisso antieffrazione + sistema di allarme.
Questa è la sicurezza minima che consiglio ai miei cliente, se ti occorre una sicurezza più elevata ti consiglio di affiancare al serramento antieffrazione una tapparella blindata o un altro sistema di oscuramento di sicurezza.
Con questo stratagemma avrai la massima sicurezza quando dormi e potrai avere sonni tranquilli.
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Quale livello di sicurezza antieffrazione scegliere?
Il mio consiglio è di proporzionare sempre la difesa all’offesa, di massima ti posso dare questi consigli a seconda della zona e del tipo di abitazione:
Almeno una sicurezza classe 2 per
- Appartamenti e case singole in zone residenziali
Almeno sicurezza classe 3 per
- Case singole in periferia
Almeno classe 4 per
- Ville singole in zone isolate
La classe 5e la classe 6 le consiglierei sono in casi estremi come banche, ambasciate, obbiettivi militari ecc. Sono classi difficili da ottenere, costosissime e poco pratiche. Si ottengono facilmente sono con delle grate ma di spessori molto elevati, ovvero effetto carcere.
Quanto costano gli infissi antieffrazione?
Il prezzo delle finestre antieffrazione dipende dalla classe di sicurezza, si va da un 20% in più di una classe 2 ad un 50% in più per una classe 3.
Esempio:
- Infissi normali (senza classe antieffrazione) € 10.000
- Infissi antieffrazione classe 2 € 12.500
- Infissi antieffrazione classe 3 € 15.000
- infissi antieffrazione classe 4 € 20.000
L’esempio appena fatto è solo per darti un’idea del costo delle finestre di sicurezza, per capire se ne vale la pena e se gli infissi antieffrazione sono economicamente sostenibili.
Posso detrarre l’infisso antieffrazione?
Le finestre antieffrazione possono essere detratte fino al 50% della spesa attraverso l’incentivo bonus sicurezza o anche con Ecobonus.
In entrambi i casi avrai diritto alla detrazione del 50% in 10 anni da scontarsi nelle tasse sulle persone fisiche (IRPEF) o sulle persone giuridiche (IRES) nel caso voglia dotare la tua azienda di serramenti antieffrazione.
Esempio:
Con un totale fattura infissi antieffrazione di € 10.000 iva compresa avrai diritto a una detrazione di € 5.000 che potrai scontarti dalle tasse per € 500 ogni anno, ma attenzione ai limiti di spesa massima introdotti nel 2022.
Ancora dubbi? Richiedi una consulenza privata su www.blogisacchi.it
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Ciao e al prossimo articolo,
William Bisacchi
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