In questa ristrutturazione siamo intervenuti 2 volte, la prima durante una vera e propria ristrutturazione pesante, la seconda con una “sola” sostituzione di 35 infissi con casa finita ed arredata.
Indice
La ristrutturazione iniziale
Il cliente aveva intrapreso la ristrutturazione di due attici che unendoli diventavano un unico appartamento in cui ha rifatto pavimenti, pareti, impianti e porte. Insomma ha sostituito tutto tranne gli infissi.
Noi abbiamo fornito delle bellissime porte blindate rasomuro con serratura motorizzata e senza nottolino nella parte interna perché il design doveva essere minimale e le porte blindate dovevano sparire insieme agli armadi adiacenti.
Le porte blindate esano dotate di molta tecnologia, oltre ad antifurto, ad apertura a distanza tramite domotica era possibile sapere se la porta era accostata e se la serratura era in posizione di chiusura.
Inoltre abbiamo dovuto creare una boiserie esterna che andasse a compensare lo spazio del vecchio sopraluce ma la parte difficile doveva ancora arrivare e sarebbe arrivata 2 anni dopo.
Gli infissi hanno problemi!
Due anni dopo la ristrutturazione, il cliente mi chiama dicendomi: in estate è caldo e in inverno è freddo, nonostante i nuovi impianti e le pareti isolate, non c’è un buon confort. William, dobbiamo sostituire tutti gli infissi.
Durante la ristrutturazione, il progettista aveva consigliato di mantenere gli infissi esistenti in legno dicendo che “erano ancora buoni e avevano comunque il doppio vetro”.
Noi sappiamo che un vetro camera di quelli anni 80-90 hanno prestazioni di soli 2.7W/m2q senza parlare delle canaline in alluminio e senza entrare nel merito dei serramenti “ancora buoni” che avranno una permeabilità classe 1 se non classe zero. Però succede spesso questa dinamica ed è un peccato perché sostituire gli infissi mentre si esegue una ristrutturazione è molto più semplice e meno oneroso per tutti.

Scelta dei serramenti
L’appartamento era in un palazzo signorile in centro a Ravenna e occorreva mantenere la stessa tipologia di apertura e lo stesso colore degli infissi attuali.
Le richieste del cliente erano: massima prestazione termica, infissi insonorizzati e design minimale.
Abbiamo proposto infissi legno alluminio con la parte esterna verniciata effetto legno sublimato che li rendeva indistinguibili dai vecchi serramenti in legno.
Per la termica abbiamo scelto una sezione di legno da 80 millimetri con vetri tripli da 0,7W/m2k e per l’acustica abbiamo utilizzato un doppio stratificato con plastici acustici, un vetro che ci permetteva un abbattimento acustico di 44dB.
L’estetica minimale è stata ottenuta con il colore bianco, come il resto delle porte fornite 2 anni prima e con le cerniere a scomparsa che inoltre permettevano di avere le guarnizioni interne continue senza interruzioni con un gran contributo ad acustica e alla permeabilità all’aria.
Come prendere le misure?
Prendere le misure con gli infissi esistenti installati non è mai facile e per farlo mi sono aiutato con dei moduli specifici che utilizziamo in queste situazioni.
Sono moduli guidati che ti permettono di prendere tutte le misure dei vecchi telai, della luce architettonica e dell’esterno coprifili.
Quando si fa una sostituzione di infissi senza opere murarie è importante smontare almeno un coprifilo per poter misurare esattamente il vecchio telaio e vedere con certezza se c’è un controtelaio o se l’infisso è murato alla parete.
Una volta prese tutte le misura e tornati in ufficio si può trasformare le misure in una tavola di posa con l’aiuto di AutoCAD si trova la posizione più corretta dei nuovi telai, si studia il giunto di posa ed i coprifili.
Una volta finite le tavole di posa si ha la possibilità di ordinare i nuovi infissi con le misure corrette e in un cantiere con 35 infissi da oltre 1.500 euro al metro quadro un errore sarebbe catastrofico.
La sostituzione infissi senza opere murarie
Nelle sostituzioni di infissi senza opere murarie solitamente si lavora nelle case già abitate e occorre prestare più attenzione e avere una sensibilità superiore per le persone e per le cose.
Nel nostro caso specifico eravamo nella situazione più complessa, un bellissimo parquet come pavimento e dei costosissimi mobili con tanto di alcune opere d’arte annesse.
Siamo partiti proteggendo le varie stanza in cui dovevamo installare i serramenti e come sempre facciamo abbiamo smontato un serramento alla volta prima di passare a quello successivo.
Infatti, in una casa abitata è impensabile smontare un serramento se non si è sicuri di riuscire a chiudere il vano alla sera.
Per la posa abbiamo utilizzato una combinazione di nastri termoespandenti nella parte esterna e della schiuma elastica nella parte interna dove era presente una controparete in cartongesso.
Nella parte inferiore erano presenti delle soglie passanti che abbiamo provveduto a tagliare per mitigare il ponte termico lineare e a migliorarne l’estetica.
Finita la parte tecnica della cura dei giusti di posa per garantire le prestazioni termiche e soprattutto acustiche richieste abbiamo installato i coprifili a sormonto tra parete in cartongesso e telai.
Fine lavori e risultato finale
Come si può vedere dalle foto allegate del prima e del dopo, il risultato finale è stato incredibile ma la cosa più bella doveva ancora arrivare e non sto parlando del bonifico.
Poche settimane dopo l’intervento mi chiama il proprietario e mi dice testuali parole “Grazie per l’ottimo lavoro, la casa ora è bellissima, non si sentono più rumori e la tenuta termica è eccezionale! La sera alle 20 spengo aria condizionata a 24° e la mattina ho ancora 25°.
Era fine agosto quando mi ha chiamato ed è stata una conferma che sia i serramenti sia i giunti di posa stavano esprimendo le prestazioni per i quali erano stati progettati.
Approfittando del momento idilliaco ho chiesto se potevamo fotografare tanto splendore ed ecco le foto che vedete in allegato.
Non è scontato ottenere questi risultati, occorre che ogni fase sia realizzata in modo perfetto dalla scelta dall’ascolto delle esigenze del cliente, alla scelta delle soluzioni e dalla presa dalle misure alla posa in opera dei serramenti. Basta un errore in ognuna di queste fasi per ricevere una telefonata completamente diversa e a tardare l’arrivo del bonifico.
Ciao e al prossimo articolo,
William Bisacchi
Articolo pubblicato sulla rivista Nuova Finestra di Ottobre 2023
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