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DAL CANTIERE: Come ottenere il massimo isolamento termico?

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Prendo spunto da questo progetto per raccontarvi come abbiamo esaudito le richieste di massima efficienza termica per questa abitazione privata in provincia di Forlì-Cesena dove l’architetto voleva massimizzare la prestazione termica dell’involucro e noi come serramentisti avevamo il compito di fare la nostra parte con infissi e complementi.

Indice

  • La Scelta del vetro
  • La scelta degli infissi
  • Le predisposizioni
  • Isolamento termico ed efficienza energetica
  • Conclusioni

La Scelta del vetro

Come sempre si parte dal vetro e per ottenere un grande isolamento termico abbiamo scelto un vetro triplo con canaline da 16mm che garantissero l’ottenimento della massima prestazione, ovvero 0.5W/m2K.

Tale prestazione è stata frutto sia del doppio basso emissivo ad alte prestazioni in faccia 2 e in faccia 5 che dall’utilizzo di gas argon al 90% al posto dell’aria che permette un guadagno di performance fino al 30%, nel nostro caso senza argon avremmo ottenuto solo 0,7 W/m2K

Quando si cercano le massime prestazioni, l’equilibrio è fondamentale, non ci si può permettere punti deboli perché si trasformerebbero in ponti termici con un altissimo rischio di condensa. Faccio sempre questo esempio ai miei clienti, prendiamo squadra di calcio di paese che gioca bene, che si divertono e che ogni tanto vincono qualche partita. Cosa succede se sostituisco 9 di quei giocatori con 9 giocatori di serie A? Succede un disastro, perché la squadra non è più equilibrata e quei 2 ragazzi che prima se la cavavano bene diventano delle zavorre, creano dei grandi problemi, insomma diventano evidenti punti deboli.

Il punto debole principale del vetro è la canalina e per portarla al livello delle prestazioni scelte occorre scegliere la miglior canalina termica presente sul mercato, non basta una canalina in acciaio, occorre una canalina con un PSI vicino o uguale a 0,030.

La scelta degli infissi

Dopo aver scelto il vetro passiamo agli infissi, la committente voleva internamente il calore del legno ma esternamente voleva qualcosa di resistente e senza nessuna manutenzione. Abbiamo mostrato sia soluzioni in legno-alluminio che alluminio-legno e su suggerimento dell’architetto ha scelto quest’ultima soluzione perché il design con taglio a 45° si sposava meglio con l’impronta di stile che si voleva intraprendere.

L’alluminio-legno è di fatto un serramento in alluminio con una piccola parte di legno interna, per questo tipo di soluzione è fondamentale che vi sia un taglio termico nella parte in alluminio altrimenti si formerà condensa e muffa tra i 2 materiali. Con il taglio termico dell’alluminio, più il taglio termico naturale tra alluminio e legno abbiamo ottenuto ottime prestazioni termiche (0.9W/mqK) come desiderato e allo stesso tempo una grande resistenza meccanica mantenendo profilati con sezione in vista contenute.

Nel sottotetto erano presenti anche degli infissi trapezoidali, la soluzione scelta rendeva possibile anche l’esecuzione di infissi con 1 o più lati obliqui come necessitava questa abitazione.

Le predisposizioni

Come abbiamo visto nel capitolo dei vetri, l’equilibrio è fondamentale e non potremo parlare di equilibrio se degli ottimi infissi come quelli che abbiamo appena visto fossero installati su di un controtelaio non isolato o ancor peggio su un controtelaio metallico. lo stesso vale per le soglie ed i davanzali in marmo, occorrevano soluzioni che massimizzassero l’isolamento e minimizzassero i ponti termici.

Abbiamo eseguito tutti i controtelai con un sistema a monoblocco su 4 lati, lo spessore scelto è 85mm, uno spessore che garantisce un’ottima attenuazione dei ponti termici e una buona consistenza.

Esternamente erano previste delle persiane e per poterle fissare su cappotto abbiamo annegato un morale di legno lamellare 60×60 che abbiamo staffato saldamente alla muratura. E’ importante che il legno sia rivestito da un paio di centimetri di EPS in modo che non prenda umidità e non fessuri nel tempo.

Adottiamo questa soluzione da almeno un decennio e oltre a darci una grande libertà di posizionamento cardini/chiusure non ci ha mai dato problemi. Esistono anche soluzioni con il cardine “femmina” inserito nel monoblocco ma non ci hai mai dato soddisfazione questa soluzione troppo vincolata ad una precisione di posizionamento poco attuabile in un cantiere edile reale.

La parte inferiore l’abbiamo curata con un sottobancale termico con integrato il quarto lato. Il sottobancale aveva già la pendenza predefinita per il bancale, agevolando il compito all’impresa edile che ha successivamente posizionato le soglie ed i bancali.

Come dicevamo è importante l’equilibrio e quindi fondamentale l’isolamento del sottobancale. Nel 2022 mi è capitato di vedere in cantiere dei bancali con già l’isolamento integrato negli stessi, ricordo che quando li ho visti ero felice come un bambino! Significa che qualcosa sta cambiando, che anche i marmisti stanno affrontando il problema dando questa opzione a chi vuole lavorare professionalmente. Certo non sarà così in tutt’Italia, ricevo infatti tanti commenti sul mio blog da colleghi del sud dove mi raccontano che è ancora difficile parlare di ponti termici, di sottobancale eccetera ma ogni cambiamento parte da un piccolo punto per poi propagarsi quasi senza fine come un’increspatura del mare.

Nel progetto erano previste delle inferriate fisse e delle inferriate apribili a pacchetto, il progettista voleva che queste ultime sparissero dalla vista perché non erano di suo gradimento ma la signora le voleva ad ogni costo. Abbiamo aggirato il problema in questi modi.

Per le inferriate fisse abbiamo annegato nel monoblocco un murale in legno che una volta fissata l’inferriata veniva trapassato dai tasselli antiscippo per inserirsi fino alla muratura principale.

Abbiamo poi creato un cassonetto tipo scrigno per le inferriate a pacchetto e siccome il cassonetto era in lamiera zincata e quindi pessimo dal punto di vista termico, abbiamo provveduto ad isolare la parte rivolta verso l’interno della stanza con dell’EPS in modo da mitigare il ponte termico. Dalla parte esterna invece lo abbiamo staffato alla muratura portante per poter dare solidità e sicurezza alla struttura.

 

Isolamento termico ed efficienza energetica

Questi 2 concetti sono simili ma non sono esattamente la stessa cosa. L’isolamento termico ci dice che l’involucro è isolato termicamente, quindi ostacola la fuoriuscita della temperatura interna verso l’esterno, il caldo in inverno e il fresco in estate.

L’efficienza energetica è un concetto che ci parla sia di isolamento ma anche di impiantistica e ci riguarda direttamente quando parla di irraggiamento solare, sia di prevenirlo che di sfruttarlo. Possiamo infatti creare una casa con isolamento termico pazzesco ma se l’efficienza energetica che riguarda l’irraggiamento solare non è stata curata, in quella casa si vivrà male. Idem se in quella casa si installerà un impianto di riscaldamento/ raffrescamento non adeguato. Ancora una volta l’equilibrio è protagonista.

Come si ottiene la massima efficienza energetica per l’irraggiamento solare? Con un sistema che ci permette di regolare l’apporto solare in funzione delle necessitò, in inverno farò entrare più energia possibile per riscaldare gli ambienti senza nessun costo e in estate starò attendo a non surriscaldarli regolando al minimo l’energia entrante.

Le migliori soluzioni per ottenere questo risultato sono i frangisole mobili o le persiane a lamelle orientabili. In questo cantiere abbiamo scelto le persiane perché meglio si sposavano con lo stile dell’abitazione.

Abbiamo installato soluzioni a battenti per la maggior parte delle stanze tranne la cucina in cui sarebbe stata difficoltosa l’apertura, era infatti prevista la cucina stessa appoggiata sotto alla finestra, così abbiamo suggerito una soluzione scorrevole motorizzata che rendeva facile apertura e chiusura.

 

Conclusioni

Come abbiamo visto per ottenere il massimo isolamento termico non basta scegliere un vetro triplo, che può essere il primo passo, ma occorre scegliere ogni elemento con equilibrio e non pensare solo al freddo ma anche al caldo perché nella nostra bellissima e soleggiata penisola ci accompagna mediamente per 3-4 mesi all’anno.

 

 

Ciao e al prossimo articolo,

William Bisacchi

Articolo pubblicato sulla rivista Nuova Finestra  di Marzo 2023

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William Bisacchi consulente infissi con esperienza di oltre 35 anni nel settore (1988-2023).
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