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Il controtelaio in ferro per gli infissi rovina per sempre qualsiasi tipo di infisso isolante.
Nonostante le normative, la conoscenza e le alternative, il controtelaio in ferro ad oggi (2019) è ancora molto utilizzato. Dovrebbe essersi estinto da tempo ma non è così.
Per questo motivo ho voluto scrivere questo articolo, vedremo cosa è, dove viene usato e perché.
Pronto? Partiamo
Cos’è un controtelaio?
Il controtelaio, prima che le norme UNI gli dessero il nome univoco CONTROTELAIO in alcune zone di Italia era (ed è ancora) chiamato anche:
- cassamatta
- falsotelaio
- telaiomatto
- contromaschera
E’ un elemento che serve a riquadrare il foro finestra in fase di costruzione di un edificio. E’ molto diffuso in Italia e poco in altri paesi ad esempio Germania e Austria dove per tradizione gli infissi vengono posati “a secco” senza l’ausilio appunto del controtelaio.
La sua principale funzione è quindi delimitare il foro finestra delle dimensioni di progetto e di raccordo per intonaci e/o rasatura del cappotto. Il vantaggio del controtelaio è poter installare i serramenti a cantiere quasi ultimato, abbassando di molto il rischio che vengano danneggiati durante le lavorazioni di intonacatura, cappotto, massetti eccetera.
Lo svantaggio è il costo aggiuntivo dell’elemento e la necessita di avere un giunto supplementare a tenuta, in questo caso giunto primario che dovrà anch’esso garantire la permeabilità al vapore sul lato interno, l’isolamento termico e acustico nella parte mediana e dovrà garantire impermeabilità al vapore e pioggia battente sul lato esterno. Non dimentichiamoci naturalmente il fissaggio meccanico.
In Italia è quasi impensabile di realizzare una nuova costruzione senza questo elemento, ho conosciuto progettisti che ci hanno provato ma è stato un calvario perché quasi tutte le manovalanze (in molti casi poco qualificate) non sono abituate a rispettare il nostro lavoro di serramentisti e rovinano l’infisso posato in cantiere ancora non ultimato.

Cos’è un controtelaio in ferro (la prima causa dei ponti termici)?
Il controtelaio in ferro è costruito solitamente in ferro zincato tubolare, a “U” ma anche ad “L” nei controtelai più moderni con infisso posato a filo muro interno. Premetto che inorridisco ad accostare “moderno” con “controtelaio in ferro”.
Allego qualche esempio di controtelaio in ferro zincato “moderno”. Mi capita spesso di trovarne in cantiere soprattutto in edifici grezzi ancora da finire ma lasciati fermi per una decina di anni.
Il cliente ti dice contento “I controtelai non mi servono sono già installati” e tu serramentista devi fargli capire che se non prende provvedimenti la sua casa sarà rovinata per sempre.
Cosa succede a quel punto? Succede che c’è qualche “scappato di casa” senza qualifiche / professionalità (e spesso con poco lavoro) che gli dice che non occorre intervenire e automaticamente gli fa un prezzo più basso. Storie di tutti i giorni anche nel 2019 ma questo non deve farci scendere a compromessi: Il controtelaio in ferro causa gravi problemi di ponti termici con conseguente muffa e condensa.
Quando è iniziata la diffusione del controtelaio in ferro?
I controtelai in ferro hanno avuto il boom insieme ai serramenti in alluminio verso gli anni 80. Un tubolare zincato, 4 murature, 2 punti di saldatura e sotto un altro. Era pratico, veloce, resistente ed economico, lo amavano tutti. Ti confesso che quando ho iniziato a lavorare nel 1988 e mio padre lo usava già me ne ero innamorato anch’io e ne ho costruiti a centinaia! E’ stata dura abbandonarlo tanti anni fa…
Nel 2019 dovrebbe essere ormai debellato, è risaputo da tutti i serramentisti che hanno partecipato a qualche corso di aggiornamento che per questioni normative in caso di problemi e controversia in tribunale si sarebbe sempre dalla parte del torto in caso di controtelaio in ferro su nuova costruzione.
Allora perché continuo a vedere camion e camion carichi di controtelai zincati? Probabilmente perché molti serramentisti nemmeno lo sanno, un’altra parte vogliono risparmiare e lo usano anche sapendo che stanno rovinando la casa del loro cliente ma tutti non hanno interesse a lavorare bene e a rendere la casa del cliente un ambiente confortevole. Sei d’accordo?
Se sei un serramentista come me che è attento ad ogni dettaglio ed è continuamente aggiornato non puoi che essere d’accordo. Se sei un cliente nemmeno te lo chiedo, chi vorrebbe rovinare la propria casa di sua spontanea iniziativa?
Non voglio nemmeno sentire parlare del discorso “in ferro è più resistente” Il controtelaio deve solo riquadrare, il fissaggio meccanica va fatto sul muro non sul telaio.

Dove è utilizzato il controtelaio in ferro zincato?
Parlando di zone è usato molto al sud ma anche al centro nord, ad esempio in Emilia-Romagna e precisamente a Cesena da dove sto scrivendo è ancora molto utilizzato.
Per le porte blindate è utilizzato da oltre in 95% delle porte installate! Si, è pazzesco ma è così. E’ vero che la maggior parte delle porte blindate hanno anche il telaio (lo stipite) in ferro ma esistono molti modelli di porte blindate a taglio termico ( 4 marche addirittura certificate casa-clima come Oikos, Gasperotti, Rubner e Dierre) con controtealio isolato, quindi non nascondiamoci dietro ad un dito. le possibilità per non utilizzarlo ci sono.
Poi è utilizzato nel caso di persiane e persiane blindate. Su questo punto posso accettare il compromesso sulle persiane blindate dove la resistenza meccanica è predominante rispetto all’isolamento termico e se progettato bene a seconda del tipo di parete dell’involucro può funzionare bene anche il controtelaio in ferro nella parte esterna della muratura. Ma per le persiane normali è sempre preferibile utilizzare controtelai termici.
E controtelai per infissi ? Banditi, bannati e esiliati per sempre da Belluno a Lampedusa non ci sono SE e non ci sono MA.

Perché è un grave errore usare il controtelaio in ferro zincato?
Usare il controtealio per infissi interni isolati è un grave errore perché il ferro è come tutti i metalli un forte conduttore, il Lambda del ferro o meglio dell’acciaio è di circa 50, il valore del legno di abete è 0.12-0.13, la differenza è abissale.
Usare un materiale con un isolamento così scarso e una conducibilità così elevata provocherà un ponte termico elevatissimo. Il ponte termico raffredderà il raccordo controtelaio-muro sotto al punto di rugiada e prima la condensa e poi la muffa diventeranno la brutta cornice di tutte le finestre.
Oltre alla questione estetica e economica (la dispersione termica sarà notevole) c’è anche un aspetto a mio avviso più importante: La salubrità dell’aria.
In condizioni di muffa si creano gravi pericoli di malattie gravi a livello polmonare e non basterà aprire più frequentemente le finestre e dare un po’ di candeggina. Non ci sarà nemmeno nessuna ventilazione meccanica controllata (vmc) che possa aiutare la situazione se il ponte termico è troppo elevato e nel caso di controtelaio in ferro lo è.

Cosa fare in ristrutturazione se troviamo controtelai in ferro?
Se ti trovi in una ristrutturazione pesante di primo o secondo livello il consiglio è drastico, si toglie il vecchio controtelaio e si installano controtelai termici di ultima generazione.
Se invece è una mera sostituzione di infissi e non è possibile fare un intervento di smuratura del controtelaio perché troppo invasivo va almeno interrotto il ponte termico con un taglio lineare per tutto il perimetro.
Non si faranno miracoli, ma 2-3 gradi di temperatura possiamo recuperarli e potrebbero essere i gradi che ci scongiurano la formazione di muffa e condensa.
Per avere la certezza occorre fare un calcolo delle temperature su elementi finiti, usare questi software non è facile ma è una competenza che i serramentisti evoluti dovranno avere e faranno la differenza su quelli che dicono “abbiamo sempre fatto così”… sì nel 1900!
Qualcuno obbietterà: Ma questo è il compito del progettista!!!
Ma anche io obbietto: Leggi la norma UNI 10818, se non è presente il progettista (e in una mera sostituzione di soli infissi non è mai presente) chi se ne assume il ruolo? Non voglio spaventarti ma voglio che sia chiaro per tutti come stanno realmente le cose, è ora di crescere e aiutare il cliente ad avere una casa confortevole ad ogni costo.
Buon controtelaio (NON) in ferro a tutti.
William Bisacchi
Articolo pubblicato sulla rivista SShowroom Porte & Finestre di Giugno/Luglio 2019
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Assolutamente interessante, grazie
Grazie Michele