Alluminio isolante o conduttore? Chiunque si appresta a sostituire le finestre della propria abitazione prima o poi si pone questa domanda. Oggi parliamo di un mito da sfatare (anzi due).
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È vero o no che l’alluminio è freddo al tatto e che gli infissi di alluminio fanno entrare il freddo in casa?
Ciao, sono William Bisacchi di BlogBisacchi.it. e – prima di iniziare – oggi voglio chiarire subito un concetto fondamentale: non esistono materiali freddi e non esistono materiali caldi.
Esistono materiali che possono essere riscaldati con una fonte di calore o raffreddati con una fonte refrigerante, ma da soli non possono né riscaldarsi né raffreddarsi.
Alluminio freddo al tatto? Un piccolo esperimento per sfatare un mito
L’alluminio freddo al tatto è una sensazione percepita dal nostro cervello, dovuta a uno scambio di calore tra le nostre mani e la superficie con la quale entrano in contatto.
Per spiegarti meglio, ti descrivo un piccolo esperimento, che puoi replicare immediatamente anche tu semplicemente procurandoti un oggetto in alluminio e un oggetto in legno.
- Ho preso un angolo di una finestra in alluminio e un angolo di una finestra in legno, e li ho lasciati per diverso tempo nel mio ufficio, dove solitamente c’è una temperatura di 20°C.
- Sono stati lì dentro per giorni – o settimane, oserei dire – quindi hanno per forza la stessa temperatura che c’è dentro la stanza, ovvero 20°C.
- Se adesso tocco l’alluminio, lo sento leggermente freddo; questo non avviene, invece, con il legno.
Perché? Per un semplice motivo.
Alluminio conduttore di caldo e freddo
La mia temperatura corporea – come quella di una qualsiasi altra persona in salute – è di circa 36°C.
L’alluminio ha 20°C, quindi i miei 36°C – attraverso il contatto della mia mano con la superficie della finestra – vanno a trasferirsi sui 20°C dell’alluminio, che è un materiale conduttore.
L’alluminio conduttore, infatti, trasferisce sia il caldo che il freddo; questo non succede con il legno che è considerato un materiale isolante (per completezza di informazione, devo precisare che non è corretto definire il legno come un materiale propriamente “isolante”; tuttavia, è comunque più isolante rispetto all’alluminio).
Cosa significa l’esperimento appena descritto? E perché è importante il taglio termico per isolare infissi in alluminio?
Abbiamo detto che l’alluminio è un conduttore di caldo e freddo; è per questo che la mia mano trasferisce calore alla superficie della finestra.
Dove va a finire questo calore? Nel caso di infissi di alluminio – affinché il calore non venga disperso fuori – è necessario che sia presente il taglio termico. Ciò rende il serramento altamente performante.
Alluminio isolante o conduttore? L’importanza del taglio termico
Dopo aver accertato che, a parità di condizioni termiche, l’alluminio non è più freddo del legno, ma è soltanto una sensazione tattile a farci percepire una differenza di gradi, dobbiamo sfatare un altro mito che riguarda le abitazioni.
Il taglio termico è la parte centrale della finestra e separa
- l’alluminio esterno, che sarà quindi a contatto con gli agenti atmosferici e la temperatura esterna;
- l’alluminio interno, che avrà la temperatura della stanza in cui viene installato.
Il taglio termico impedisce che il calore interno all’abitazione venga trasferito all’esterno.
Non è freddo che entra, ma è il caldo che se ne va
Non è mai il freddo che entra in casa – quando parliamo di inverno, naturalmente – ma è sempre un cattivo isolamento (serramento, muro, tetto o tutto quello che abbiamo nell’involucro della casa) che fa fuoriuscire il calore.
È così che si misura il potere isolante ed è quello che succede ad esempio in un thermos quando ci mettiamo dentro un the caldo.
Non è mai il freddo di fuori che entra dentro, ma è il calore del the che piano piano viene disperso e va a perdersi.
Una corretta posa in opera è però fondamentale
Questo discorso vale nel caso di infissi di alluminio a taglio termico, costruiti come si deve e progettati bene, ma soprattutto di un infissi posati regola d’arte, perché alla posa in opera è dovuto il 75% del risultato.
Puoi anche comprare la finestra migliore sul mercato, ma se viene posata male non ti servirà a nulla. Avrai soltanto speso molti soldi per avere un risultato mediocre.
Scegliere l’infisso giusto
È importante, infine, considerare che questo discorso vale per un infisso in alluminio a taglio termico e non per un infisso in alluminio puro senza taglio termico, che trasferirà sia il calore interno alla casa all’esterno, sia il freddo che è di fuori all’interno.
È una cosa che non si può fare al giorno d’oggi, proprio per le caratteristiche dell’alluminio conduttore: installare un infisso in alluminio freddo.
Per approfondire, puoi leggere il mio precedente articolo “Infissi in alluminio a taglio termico: guida ai pro e contro”
Lo stesso vale anche per un infisso in alluminio sì a taglio termico, ma con prestazioni molto molto deboli; in questi casi, la scarsa qualità della finestra potrebbe causare diversi problemi, soprattutto di sensazioni del freddo.
Finestre in alluminio effetto legno
Una finestra in alluminio a taglio termico di prestazioni elevate isola davvero tanto bene già di per sé. Tuttavia, ricordiamoci che anche l’occhio vuole la sua parte e il tatto spesso viene coniugato dall’aspetto visivo.
La verniciatura della finestra – soprattutto quella opaca – può farci inconsapevolmente percepire una certa sensazione di comfort. Ad esempio, è quello che succede con le finestre in alluminio effetto legno.
Se io tocco qualcosa ad occhi chiusi ho una sensazione, se tocco qualcosa ad occhi aperti ne ho un’altra. Il tipo di verniciatura e di trattamento può farmi percepire come più calda la superficie della finestra, poiché l’opacità richiama molto un infisso in legno.
Il cervello, infatti, ragiona per associazioni e – come abbiamo visto – potrebbe ingannarci su un infisso in alluminio dove la sensazione di freddo, onestamente, si avverte veramente poco.
Anche per oggi abbiamo finito, spero di aver chiarito il tuo dubbio amletico: alluminio isolante o conduttore?
Continua a seguire il nostro blog!
Ciao e al prossimo articolo!
William Bisacchi
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